Com’è ormai tristemente noto, e ancor più tristemente accettato, gli avanzamenti delle categorie Sottufficiali e Graduati non riescono ad essere puntuali come quelle degli Ufficiali. Molte volte le categorie non apicali soffrono di ritardi poliennali, che si ripercuotono sulle tasche dei militari.
Questo Sindacato già un anno fa aveva sollecitato il Dicastero su questo argomento, ma ad oggi malgrado gli sforzi, continua a percepirsi da parte dei nostri rappresentati, un marcato disinteresse dell’Amministrazione nei confronti del personale per questi ritardi.
Inoltre, malgrado vengano riconosciuti gli “arretrati”, questi si limitano agli emolumenti fissi e continuativi, non sono infatti previsti arretrati per gli emolumenti accessori quali reperibilità, indennità di presenza festiva, indennità di marcia, compensi forfetari di guardia e d’impiego. Inoltre, ulteriore nocumento agli amministrati deriva dal pagamento degli arretrati, ex post, a distanza di due anni (ed a volte anche di più), con l’inevitabile innalzamento delle soglie di reddito e ISEE per il calcolo delle agevolazioni che lo Stato offre. Gli esempi possono andare ben oltre, ma il concetto è che, nell’anno di corresponsione degli arretrati, Graduati e Sottufficiali possono non arrivare a beneficiare di alcuni o tutti i bonus messi a disposizione.
Quindi ci chiediamo, che difficoltà ci sarebbe nel trattare gli avanzamenti dei Graduati e dei Sottufficiali come quelli degli Ufficiali? O nel derogare i controlli ai reparti di appartenenza (come avviene per le qualifiche apicali), riducendo drasticamente i tempi di promozione?
Ritenendo doveroso proporre un deciso cambiamento, che veda riconosciute le legittime aspettative del personale, questo Sindacato ha nuovamente interessato le SS.AA., al fine di riaccendere i riflettori su questa importante tematica.
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