Venerdì sera, il cuore di Rimini è stato teatro dell’ennesimo episodio di violenza ai danni delle Forze dell’Ordine e del personale dell’Esercito Italiano impiegato nell’operazione “Strade Sicure”. Poco prima delle 23, nel centro storico tra Corso d’Augusto e Piazza Tre Martiri, due militari in pattugliamento sono stati allertati da alcuni cittadini spaventati per una rissa.
Sul posto, i militari hanno individuato cinque persone in evidente stato di alterazione che stavano seminando il panico tra la folla. Tre di loro sono riusciti a fuggire, mentre gli altri due, tra cui un minorenne, sono stati fermati con grande professionalità dai nostri militari.
Come appreso dalla stampa, uno dei fermati, ha opposto una feroce resistenza, minacciando di morte i militari con frasi come: “Vi sgozzo tutti” e “Appena esco vi ammazzo tutti come facciamo in Tunisia”, tentando ripetutamente di sottrarre l’arma d’ordinanza a uno dei militari, che riusciva a bloccarlo grazie al proprio addestramento.
Tutto ciò mentre il secondo individuo coinvolto veniva prontamente fermato dai militari dell’Esercito con il supporto dei Carabinieri. Nessuno dei militari intervenuti ha fortunatamente riportato ferite, ma l’episodio evidenzia ancora una volta le difficoltà e i rischi a cui il nostro personale è quotidianamente esposto.
Il SIAMO Esercito esprime grande apprezzamento per la prontezza e la professionalità dimostrata dai militari in servizio, sottolineando come l’addestramento sia stato determinante per evitare un epilogo ben più grave. Tuttavia, l’episodio di Rimini riaccende i riflettori su un tema cruciale: la necessità di dotare il personale militare di leggi, strumenti e mezzi adeguati per affrontare situazioni di emergenza. “La preparazione dei nostri militari è encomiabile, ma non basta,” ha dichiarato il Segretario Generale Aggiunto del SIAMO Esercito Mauro PALMAS. “È fondamentale garantire loro maggiori strumenti di protezione, supporto psicologico e risorse per operare sempre in condizioni di massima sicurezza.”
Le aggressioni ai danni del personale delle Forze Armate e di Polizia, hanno subito negli ultimi mesi un drastico aumento, a causa anche del senso di impunità della nostra società e spesso assistiamo ad epiloghi in cui è invece il nostro personale ad essere costretto a difendersi in tribunale, per aver fatto il proprio dovere. Tutto questo è assurdo. Continueremo a portare avanti questa battaglia nelle sedi opportune, chiedendo interventi concreti e tempestivi per migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza del personale in divisa.
“Ogni militare merita di operare con la certezza di essere adeguatamente tutelato” ha concluso Mauro Palmas. “Non dobbiamo permettere che episodi come questo diventino la norma. Il nostro personale merita rispetto e protezione, perché ogni giorno garantisce la sicurezza dei cittadini”
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