L’undicesimo incontro in Funzione Pubblica per il rinnovo del contratto delle Forze Armate ha visto la partecipazione di una delegazione di SIAMO Esercito composta dal Segretario Generale aggiunto Mauro Palmas, dal Presidente nazionale Stefano Filippi e dal Presidente amministrativo nazionale Vittorio Coppola. Un momento di confronto importante, con alcuni piccoli passi avanti, forse non sufficienti a garantire la firma di questo contratto, che dovrà passare da una attenta analisi dei piccoli benefici apportati.
Malgrado le note positive emerse durante questo incontro non possiamo comunque ritenerci soddisfatti. Sia chiaro, il SIAMO Esercito ha accolto con favore l’aumento dell’indennità ferroviaria per gli specialisti del Reggimento Genio Ferrovieri, risultato di un’iniziativa del Sindacato che aveva chiesto un tavolo tecnico specifico, l’introduzione di un’indennità per il personale cinofilo, un riconoscimento a professionisti altamente specializzati e fondamentali, le nuove indennità per il personale IEDD, una categoria che svolge un ruolo cruciale nella sicurezza operativa, l’aumento dell’indennità di volo e le altre proposte messe in campo.
Pur apprezzando i risultati conseguiti, il Segretario Generale Aggiunto Mauro Palmas ha sottolineato come questi rappresentino solo una minima parte delle legittime aspettative del personale militare, e apprendiamo con rammarico che alcune nostre proposte, mosse con assoluto buon senso come quelle avanzate per le Forze Speciali, non hanno trovato spazio all’interno del contratto, non riscuotendo tra l’altro l’appoggio delle altre sigle sindacali parimenti impegnate sul tavolo di contrattazione.
Durante il suo intervento, Palmas ha espresso con fermezza la posizione del Sindacato:
“Firmare un contratto che non rispetta le legittime aspettative dei lavoratori equivale a tradire il principio di giustizia. Non si tratta solo di aumenti economici, ma di un riconoscimento del valore umano e professionale di chi ogni giorno si dedica alla difesa della Patria.”
Il Segretario ha poi ribadito come un contratto inadeguato rappresenti una minaccia non solo per il presente, ma anche per il futuro dei diritti e delle aspirazioni collettive.
Nonostante gli sforzi della Funzione Pubblica, molte proposte fondamentali restano inascoltate. SIAMO Esercito ha ribadito la necessità di introdurre misure a costo zero o comunque con esposizione irrisoria, come la flessibilità oraria in entrata e uscita, il festivo montante e smontante, la tutela dei genitori di minori ricoverati in ospedale, garantire strumenti di tutela contro il mobbing e norme che favoriscano la genitorialità e semplificare l’accesso a licenze straordinarie per motivi familiari.
Queste richieste, più volte promesse ma non ancora onorate, rappresentano elementi necessari utili al fine dell’auspicato e sostanziale miglioramenro per la qualità della vita del personale militare.
La decisione finale sul rinnovo contrattuale si preannuncia complessa e carica di responsabilità. Palmas ha evidenziato come il vero dilemma non sia solo se firmare o meno, ma come farlo restando fedeli ai valori della dignità e della giustizia sociale.
“Accettare un contratto che non tiene conto dell’inflazione e non prevede arretrati adeguati potrebbe sembrare un atto di resa alla logica del compromesso facile. Noi non abbasseremo mai la voce di fronte a decisioni che calpestano i diritti dei nostri colleghi.”
Serve per questo ancora un ulteriore sforzo da parte di tutti gli attori seduti al tavolo contrattuale per dimostrare una vera sensibilità e apertura al dialogo verso il personale militare e chi li rappresenta, accogliendo le proposte presentate e garantendo un contratto che sia davvero equo.
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