È stato firmato lo scorso 14 novembre, dal Generale di Corpo d'Armata Maurizio Riccò, presso Palazzo Balbi a Venezia, l’accordo che sancisce la libera circolazione gratuita sui treni regionali del Veneto per il personale delle Forze Armate in uniforme.
Comunicati stampa

Più sicurezza sui treni: il personale delle Forze Armate viaggerà gratuitamente sui treni in Veneto

17 Novembre 2024

Venezia, 16 novembre 2024. È stato firmato lo scorso 14 novembre, dal Generale di Corpo d’Armata Maurizio Riccò, presso Palazzo Balbi a Venezia, l’accordo che sancisce la libera circolazione gratuita sui treni regionali del Veneto per il personale delle Forze Armate in uniforme.
Siamo davvero soddisfatti del risultato portato a termine dal Comando Forze Operative Nord. Accordo a corollario di una serie di incontri e azioni serrate anche del SIAMO Esercito, iniziate già il 29 Aprile dello scorso anno, quando una nostra delegazione composta dal Segretario Generale Daniele Lepore e dal Segretario Regionale Federica Lazzarini, aveva incontrato l’allora Assessore Elena Donazzan, oggi Parlamentare Europeo.

Un progetto sperimentale, della durata di un anno, che migliorerà la percezione di sicurezza dei passeggeri, prevenendo atti di vandalismo e micro-criminalità a bordo dei convogli, per arginare un fenomeno in preoccupante ascesa, come testimoniano le oltre 250 aggressioni registrate nell’ultimo anno in Italia di cui una trentina solo in Veneto.

In foto Alessandro Aprile, membro della segreteria regionale Veneto e il Comandante dell’Area Territoriale del COMFOP Nord, Generale di Divisione Ugo Cillo
In foto Alessandro Aprile, membro della segreteria regionale Veneto e il Comandante dell’Area Territoriale del COMFOP Nord, Generale di Divisione Ugo Cillo

Presentazione ufficiale a Padova: le parole di SIAMO Esercito

L’accordo è stato presentato ufficialmente lo scorso 12 novembre presso il Circolo Unificato dell’Esercito di Padova, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni regionali e delle Forze Armate. Per il sindacato SIAMO Esercito ha partecipato all’incontro Alessandro Aprile, membro della segreteria regionale Veneto, che ha illustrato le opportunità e le possibili criticità legate all’iniziativa.

Durante la fase sperimentale, prevista per i primi 8-10 mesi, il personale militare potrà usufruire del servizio di trasporto gratuito solo per la tratta tra residenza/domicilio e luogo di lavoro (e ritorno) ed esclusivamente all’interno dei confini della Regione Veneto. Per accedere al servizio sarà necessario quindi che il personale viaggi in uniforme (qualsiasi tipologia sarà ammessa) compilando preventivamente un format dedicato, che include dati personali, numero del treno e della carrozza, data e firma da consegnare poi al personale preposto a bordo della vettura e che varrà per il monitoraggio nella fase sperimentale.

Questo “processo” di censimento sarà cruciale per apprezzare l’utilizzo effettivo del servizio e perfezionare il sistema. Terminata la sperimentazione, si prevede l’introduzione di un’applicazione simile a quella in uso per le forze di polizia, che permetterà di prenotare i viaggi in modo semplice ed intuitivo avvalendosi di piattaforme digitali.

Il SIAMO Esercito solleva alcune criticità

Durante la conferenza, il sindacato SIAMO Esercito ha sottolineato alcune criticità sicuramente degne di attenzione, che vanno dalla sicurezza del personale militare, alle limitazioni territoriali e all’equità di trattamento. Sia chiaro che, il nostro personale è fiero di difendere la Patria e le libere istituzioni dalle minacce, anche a rischio della propria incolumità, ma se pur vero che da un lato la presenza in divisa rappresenta un deterrente per i malintenzionati, dall’altro espone in prima persona  il personale ad eventuali “rappresaglie”, per cui chiediamo fin da subito ai vertici governativi, maggiori garanzie e strumenti a tutela di potenziali rischi e/o attacchi avverso i colleghi in divisa.

Altra criticità da dipanare sono le limitazioni territoriali, infatti il personale residente al di fuori della Regione Veneto, ma in servizio al suo interno, al momento non potrà usufruire dell’accordo il che risulta anacronistico e poco inclusivo, creando distinzioni fra utenti fruitori altrimenti paritetici.

Come SIAMO Esercito abbiamo inoltre chiesto che, al termine della sperimentazione, il personale militare possa viaggiare anche in abiti borghesi,  al pari dei colleghi delle forze di polizia.

Ringraziamo sentitamente le istituzioni regionali per questo traguardo tanto atteso dal personale, e apprezziamo molto l’impegno e il supporto del Comandante dell’Area Territoriale del COMFOP Nord, Generale di Divisione Ugo Cillo, per aver dato voce alle necessità della comunità militare. Tuttavia, continueremo a vigilare affinché, prima della fine della sperimentazione, vengano previsti quei miglioramenti utili a garantire una maggiore sicurezza e parità di trattamento per tutti i membri delle Forze Armate. 

Un progetto con grandi potenzialità

La sperimentazione rappresenta una grande opportunità per migliorare la mobilità del personale militare e, al tempo stesso, contribuire al senso di sicurezza dei cittadini e del personale che viaggia sui treni regionali. Il SIAMO Esercito si impegna a monitorare attentamente l’evoluzione del progetto, proponendo eventuali modifiche e sollecitando le istituzioni affinché l’accordo diventi definitivo, equo e realmente efficace. 

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