Roma, 13 novembre 2024. Il Sindacato SIAMO Esercito rivolge un appello urgente alle Superiori Autorità per intervenire a sostegno di centinaia di Volontari in Ferma Prefissata (VFP1) che, pur risultati idonei al concorso VFP4, rischiano il congedo a causa della carenza di posti disponibili. L’attuale situazione colpisce tutti quei giovani militari che, anche con più di 24 mesi di formazione ed esperienza, saranno dichiarati idonei ma non in graduatoria per mancanza di posti, mentre è nota la carenza di nuove candidature per l’arruolamento in un panorama geopolitico sempre più complesso e che richiede leve formate ed addestrate.
Dei volontari convocati a Foligno fino al 3° Blocco 2022, solo 1.850 avranno accesso ai posti disponibili per il passaggio a VFP4. Una graduatoria che non tiene conto della preparazione e delle competenze già acquisite dai candidati, molti dei quali rimarranno fuori pur idonei.
I giovani volontari idonei ma esclusi rappresentano un investimento formativo ingente per l’Esercito Italiano e per tutta la Difesa, che potrebbe andare perso. La loro preparazione rappresenta una risorsa strategica per l’Esercito Italiano, soprattutto in un momento in cui si registra una scarsa affluenza di nuove candidature ed in cui l’esigenza di rafforzare le nostre fila con personale già formato è sempre più impellente. È fondamentale cogliere l’opportunità di garantire continuità a questi professionisti militari, evitando così l’uscita dal servizio di risorse già qualificate.
Considerando il numero di volontari che si troveranno esclusi dalla graduatoria, il SIAMO Esercito sollecita l’intervento dello Stato Maggiore dell’Esercito (SME), di PERSOMIL e del Ministero della Difesa per ampliare i posti disponibili attraverso un decreto ad hoc. In passato, interventi simili hanno permesso l’incremento delle unità in ferma prefissata, risolvendo situazioni analoghe e garantendo la stabilità dei reparti e delle loro forze.
Il SIAMO Esercito chiede una risposta immediata che possa valorizzare l’impegno dei volontari e rispondere alla domanda di arruolamento stabile e qualificato. Con un decreto che permetta l’ampliamento dei posti per il passaggio a VFP4, l’Esercito Italiano avrebbe l’opportunità di trattenere personale addestrato e motivato, evitando così un congedo che non solo indebolirebbe le fila, ma disperderebbe le competenze di chi ha già dimostrato il proprio valore e dedizione.
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