RIPRENDONO LE TRATTATIVE IN FP
Comunicati stampa

RIPRENDONO LA TRATTATIVE IN FUNZIONE PUBBLICA. LA POSIZIONE DEL SIAMO ESERCITO

28 Settembre 2024

Il prossimo 30 settembre 2024 riprenderanno i tavoli in funzione pubblica delle trattative, dopo la pausa estiva, per il rinnovo contrattuale del Comparto Difesa e Sicurezza.

I primi incontri hanno registrato immediatamente le posizioni in campo. Da un lato, l’obiettivo di definire un contratto coerente e compatibile con le direttive impartite dal ministro Zangrillo che, ferme restando le risorse disponibili, indicava di distribuire quelle risorse in parte significativa sul salario accessorio, magari in cambio di una apertura sul versante dell’accesso al lavoro agile con modalità più flessibili per i cosiddetti lavoratori fragili.

Impossibile raggiungere un accordo senza nuove risorse

Dall’altro lato, la posizione di buona parte delle rappresentanze sindacali militari che hanno dichiarato l’impossibilità di raggiungere un’intesa in mancanza, tra l’altro, del recupero dell’inflazione registrata dal 2022 al 2024. Quindi alla luce dei fatti, emerge chiaramente come le perplessità presentate confermino quanto sostenuto sin da subito circa l’assoluta insufficienza dei fondi stanziati.

Pertanto, durante le prossime riunioni in Funzione Pubblica, abbiamo intenzione di presentare una serie di “appunti” sulle “bozze” fino ad oggi circolate, per il miglioramento dei testi in considerazione delle esigenze del personale e di una più coerente applicazione delle norme da parte delle amministrazioni. In particolare parleremo di ferie, indennità, congedi dei genitori, assenze per malattia, diritto allo studio, ma soprattutto abolizione dei regimi di pagamento forfettario ormai non più accettabili per forma e sostanza.

Nuovi fenomeni da contrastare durante la prossima stagione. Urge un intervento

I prossimi tavoli tecnici saranno anche l’occasione  per il SIAMO Esercito, per sostenere la necessità che si affrontino e si intervenga concretamente per dare risposte ai due fenomeni nuovi che stiamo conoscendo in questa stagione: da un lato, gli scarsi risultati degli arruolamenti, che fanno purtroppo i conti con retribuzioni che non reggono l’impatto contro la necessità di spostare le proprie residenze da una regione all’altra per centinaia di chilometri e spesso per l’intera vita militare; dall’altro, le dimissioni volontarie di chi, dopo anni di lavoro in una amministrazione si sente demotivato, mortificato, esposto a carichi di lavoro insostenibili per lungo tempo e a maggior ragione con il passare degli anni.

Il SIAMO Esercito chiede aumenti e aperture sulla previdenza

Su tutto questo, pur non rinunciando a essere comunque l’organizzazione sindacale che fa dell’innovazione la propria cifra distintiva, non v’è dubbio che rimane il tema delle risorse che il Governo è disposto a mettere a disposizione dei contratti e dell’innovazione.

Pertanto riteniamo inutile dire che, senza un’ulteriore sforzo del Governo, che porti a termine alcune importanti innovazioni normative richieste, risorse aggiuntive che permettano un aumento mensile di almeno 100 Euro a partire dai Graduati, nonché di una promessa certa sull’apertura immediata del tavolo sulla previdenza ormai non più procrastinabile, il contratto collettivo non sarà per noi sottoscrivibile.

Alla luce di quanto sopra, condividiamo un resoconto tabellare con gli importi potenzialmente riconosciuti, al momento, al personale militare, con la speranza che la nostra azione possa portare in breve tempo ad un aumento degli importi e pertanto alla pubblicazione, quanto prima, di un’ulteriore articolo sul tema.

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