Una recente nota chiarificatrice emessa dall’Ispettorato Generale per gli Ordinamenti del Personale e l’Analisi dei Costi del Lavoro Pubblico (IGOP), getta nuova luce sulla fruizione del congedo parentale all’80% e al 60% per il personale del comparto Difesa e Sicurezza. Questa comunicazione rappresenta un primo passo verso l’uniformità del trattamento giuridico ed economico per i nostri militari e segna un inizio nella tutela dei diritti dei genitori in divisa.
Secondo quanto riportato dallo Stato Maggiore Difesa, a seguito dell’estensione del congedo parentale al 60% introdotta con la scorsa Legge di Bilancio art.1 comma 179 della Legge 30 dicembre 2023, n.213, l’IGOP ha diramato una nota chiarificatrice per fornire indicazioni sull’applicazione di questa misura al personale delle Forze Armate. La nuova interpretazione prevede che, fino al vaglio definitivo da parte della Funzione Pubblica, i restanti 15 giorni di congedo parentale, “non assorbiti” all’interno dei 45 già previsti di congedo parentale al 100% attualmente previsto per le Forze Armate, possano essere fruiti dal personale in forma all’80% ovvero al 60%.
Questo cambiamento è volto a uniformare il trattamento giuridico tra i vari settori del pubblico impiego, assicurando che i militari abbiano accesso agli stessi diritti di congedo parentale previsti per altri comparti.
Siamo molto soddisfatti di questa nuova interpretazione, che avalla il parere già espresso mesi fa dal Dipartimento Genitorialità del SIAMO Esercito. Difatti, durante l’ultima riunione per il rinnovo del contratto, il Vicepresidente Nazionale Noemi Dell’Oro ha avuto un ruolo fondamentale nell’avviare il dibattito con i tecnici della Funzione Pubblica, evidenziando l’importanza di uniformare e riconoscere questo beneficio anche al personale delle Forze Armate.
Il sindacato SIAMO Esercito si è sempre battuto per l’estensione di questi diritti, vedendo nella formazione attuale un’ingiusta penalizzazione per i nostri militari. Questa nuova interpretazione rappresenta quindi un importante passo avanti per garantire il giusto riconoscimento dei diritti dei nostri colleghi, sia in termini di equità che di supporto alla genitorialità.
Rimaniamo in attesa del vaglio finale della Funzione Pubblica, ma siamo fiduciosi che questa nuova interpretazione sarà confermata, permettendo al personale del comparto Difesa e Sicurezza di poter usufruire pienamente dei diritti del congedo parentale al pari degli altri Comparti, confidando che presto questa novità venga diramata con celerità fino ai minimi livelli. Continueremo a monitorare la situazione da vicino e a lavorare con determinazione affinché ogni ulteriore beneficio venga garantito a tutti i militari, senza distinzioni.
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