Roma, 23 luglio 2024. Dalla nostra costituzione il Sindacato S.I.A.M.O. Esercito è sempre stato molto attento al benessere psico-fisico del personale rappresentato, durante la vita quotidiana in caserma o in operazione. Da tempo quindi abbiamo deciso di portare all’attenzione delle autorità competenti le preoccupazioni, le criticità e le problematiche vissute e segnalate dal personale militare impiegato nell’operazione “Strade Sicure”, intervenendo questa volta nelle “piazze” di Roma, Rimini, Trieste, Milano e Napoli.
Il nostro intento è quello di stimolare nei Comandi di Raggruppamento un miglioramento delle condizioni non solo di benessere psico-fisico del personale coinvolto, ma anche riguardo alla sicurezza delle installazioni e dei cittadini, segnalando prioritariamente le criticità che necessitano di interventi urgenti.
L’operazione “Strade Sicure” presenta infatti diverse difficoltà per il personale militare impiegato. I siti statici di competenza si trovano in spazi urbani spesso affollati, dove l’utilizzo dell’arma lunga crea difficoltà nei movimenti e nel brandeggio in caso di necessità e quindi un netto peggioramento della sicurezza del nostro personale oltre che una percezione di aggressività tra i cittadini, generando disagio e sensazione di pericolo anziché sicurezza e tranquillità. Inoltre, i veicoli tattici utilizzati, ormai vecchi e rumorosi, risultano poco adatti al contesto urbano, creando disagi per il personale, negli spostamenti da e per, considerando che spesso i siti sono situati in centri storici, oltre che inquinamento ambientale.
Altra criticità riguarda invece l’abbigliamento estivo. Il copricapo di lana e la tuta mimetica risultano estremamente disagevole alle alte temperature, soprattutto in assenza di ripari dal sole. Inoltre, in alcuni siti di Trieste, ad esempio, i bisogni fisiologici vengono espletati in bagni chimici non adeguatamente sanificati, compromettendo anche il decoro e la dignità del personale di servizio.
Su Roma invece, le criticità segnalate, incardinate con una pianificazione irregolare dei turni, e con l’introduzione di servizi “on call”, impedisce al personale di poter organizzare la propria vita privata e di godere di un adeguato riposo tra un turno e l’altro.
Abbiamo inoltre ricevuto svariate segnalazioni sella piazze di Rimini e Milano. Pare che qui, oltre ad alcune criticità sul servizio, già segnalate, il personale non riceva il giusto compenso per le festività lavorate durante il sabato, creando ulteriori disagi e malcontento. A Trieste, Rimini, Napoli e Roma pare inoltre che la catena di comando esterna al Reparto di appartenenza non consideri l’esperienza pluriennale del personale e l’anzianità di servizio, causando stress e frustrazione con continue ispezioni e avvertimenti di possibili rinvii dei turni e licenza.
Riteniamo necessaria una netta evoluzione delle condizioni del personale, migliorando il benessere e la sicurezza del personale. Per fare ciò abbiamo suggerito alle autorità competenti di valutare l’adozione dell’arma corta, che alleggerirebbe l’equipaggiamento e migliorerebbe la percezione pubblica oltre che la sicurezza del personale e l’uso di veicoli commerciali, riducendo al contempo l’inquinamento, aumentando il comfort del personale.
Ma tali eventuali modifiche di sicurezza, non possono che passare dal miglioramento dell’ abbigliamento, uniformandolo a quelle delle FFOO con cui svolgiamo già servizio da anni e ad un vestiario più adeguato alle temperature estive.
Valutare inoltre di inserire brevi soste all’interno dei veicoli per recuperare le forze durante i turni statici, permettere di utilizzare i servizi igienici di esercizi commerciali vicini o all’interno dei siti stessi e implementare pattuglie mobili per coprire più siti con meno personale consentirebbe di migliorare le condizioni di lavoro del personale.
Richiediamo in fine chiarimenti e correzioni sul mancato riconoscimento delle festività per il personale di Rimini e una pianificazione dei turni con maggiore anticipo, per permettere al personale di conciliare in maniera più efficace l’attività lavorativa con le esigenze personali, migliorando direttamente la qualità sia del servizio che della permanenza fuori dalla sede stanziale.
Chiediamo soluzioni rapide per migliorare le condizioni di lavoro del personale, in conformità con il Decreto Legislativo nr. 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Confidiamo nella sensibilità del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e delle autorità competenti per affrontare queste problematiche e migliorare il benessere del nostro personale.
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