S.I.A.M.O. Esercito
Comunicati stampa
Persano. Più trasparenza sull’indennità disagiata
5 Luglio 2024
Nelle ultime settimane nel sedime di Persano sta girando una sentenza la n. 01248/2004 pronunciata dal TAR della Campania lo scorso 7 giugno in merito ad un ricorso presentato da alcuni militari dell’Esercito appartenenti al Comprensorio, per il riconoscimento dell’indennità supplementare, conosciuta come “disagiata” al 50%, prevista dall’art. 16 della legge 78/1983.
Di cosa si tratta?
Nel caso specifico parliamo di una diminuzione dell’indennità disagiata che negli anni è stata ridotta dal 50% al 25% per via di una scelta gerarchica mai formalizzata con un Provvedimento Interministeriale.
Cosa sta succedendo?
La citata sentenza ha stabilito che i ricorrenti, militari appartenenti al Comprensorio di Persano/Serre (SA), avranno diritto a ricevere l’indennità supplementare “disagiata” nella misura originariamente prevista dal Decreto Interministeriale, ovvero al 50%, rafforzando la tesi che, tali variazioni non possono essere formalizzate per il tramite di semplici atti gerarchici ma, richiedono una procedura degli organi competenti.
Cosa intende fare il S.I.A.M.O. Esercito?
Non appena reperita tutta la documentazione necessaria provvederemo primariamente ad attenzionare gli Stati Maggiori dell’Esercito e della Difesa e i Ministeri interessati per cercare di sanare, senza ulteriore speculazioni.
Ci sono già delle sentenze che danno ragione ai ricorrenti. Anch’io che non ho fatto ricorso potrò percepire gli arretrati?
Facciamo chiarezza, una sentenza vinta al TAR “non è legge”, non è vincolante necessariamente per i successivi procedimenti giudiziaria e pertanto si applica solo ai ricorrenti. Non ha alcun effetto nei riguardi degli altri e può valere solo come “precedente”, in ulteriori future cause, se entro i termini temporali.
Cosa consiglia il S.I.A.M.O. Esercito?
Come già descritto, il SIAMO Esercito sta facendo le sue valutazioni senza escludere altre possibilità e alternative ma ricordiamo a tutti, iscritti e non, che in casi come questo il ricorso al TAR non è l’unica strategia o necessariamente quella vincente.
Il SIAMO Esercito non esclude la possibilità di ricorrere con i propri legali ad un’azione giudiziale, qualora dovessero presentarsi le condizioni necessarie per fare valere i leciti diritti del proprio personale rappresentato.
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