conguaglio fiscale
Comunicati stampa

Conguagli fiscali. Criticità sulle buste paga di febbraio

11 Febbraio 2024

Il SIAMO Esercito propone soluzioni concrete

Roma, 11 febbraio 2024. In questi ultimi giorni stanno giungendo numerose segnalazioni da parte del personale iscritto il quale, dopo la consultazione pagamenti di febbraio sul NoiPa, lamenta conguagli fiscali importanti, che in alcuni casi hanno portato lo stipendio a poche centinaia o addirittura poche decine di euro.

Le cause – tralasciando residuali e sporadici errori – sono da rinvenire in vari fattori, primo fra tutti il possibile recupero di detrazioni per coniuge a carico e/o per lavoro dipendente, oltre ad una maggiore Irpef dovuta rispetto quella pagata. Qualora infatti un militare provveda anno durante a togliere la moglie dal carico, in quanto percettrice di reddito nei mesi precedenti, l’importo riconosciuto fino al mese in cui ha effettuato la variazione è recuperato in unica soluzione nel conguaglio del mese di febbraio dell’anno successivo.

Situazione similare per le detrazioni di lavoro dipendente, le quali diminuiscono con il crescere del reddito complessivo, se nell’ultima parte dell’anno vengono liquidate indennità accessorie o arretrati a vario titolo (per i conguagli fiscali correnti può aver inciso anche l’anticipo contrattuale corrisposto nel mese di dicembre) le detrazioni spettanti si riducono, non solo per quei mesi, ma per l’intero anno. Anche in questo caso quanto percepito in più viene recuperato in sede di conguaglio fiscale.

Basta chiacchiere. Il personale attende soluzioni concrete

Ora, questa associazione sindacale non mette in discussione la legittimità dell’operato da parte delle varie articolazioni di Forza Armata o Interforze, siamo ben consapevoli che hanno agito in ossequio a precise disposizioni di legge, è infatti già dal 1973, con il DPR n. 600 e il successivo Testo Unico delle Imposte sui Redditi (DPR 917/1986) che “entro il 28 febbraio i sostituti d’imposta devono effettuare il conguaglio tra le ritenute operate (…) e l’imposta dovuta”  fino a compensazione dello stipendio spettante, quello che chiediamo è che, per importi a debito importanti, venga accordata una rateizzazione alla stregua di quanto già accade in sede di presentazione del modello 730.

In questo caso, infatti, lo stesso lavoratore può decidere di rateizzare il proprio debito Irpef in un massimo di 5 rate, generalmente da luglio a novembre previo pagamento di un interesse dello 0,33% mensile applicato direttamente dal sostituto d’imposta.

Per queste motivazioni è intendimento del SIAMO Esercito portare immediatamente all’attenzione della competente autorità politica la situazione esposta, affinché il disagio oggi arrecato a molti militari, soprattutto in un periodo di forte contrazione del potere d’acquisto a causa di un’inflazione elevata e del mancato rinnovo contrattuale, non debba ripetersi nuovamente il prossimo anno.

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