Nelle scorse settimane il SIAMO Esercito aveva evidenziato la necessità di un intervento normativo urgente, a causa di significative criticità riscontrate nel trattamento economico dei volontari dell’Esercito Italiano. Azione nata dalla profonda attenzione delle segnalazioni giunte dai nostri iscritti e dall’analisi approfondita, da parte dei nostri uffici e dei nostri dipartimenti, delle norme attualmente in vigore.
Abbiamo infatti riscontrato una evidente ed inaccettabile anomalia nella remunerazione dei volontari che, non ricevono alcuna indennità supplementare dopo aver completato iter formativi costosi, lunghi e complessi come quelli ad esempio delle Forze Speciali o in ambito AVES. Questa disparità si presenta come un’incongruenza nel riconoscimento delle responsabilità e dei rischi a cui il personale è esposto, minando il morale e la dedizione di chi dedica la propria vita alla difesa del Paese.
Un focus particolare viene posto sulla situazione all’interno delle Forze Speciali e in ambito AVES, dove il personale che consegue il brevetto TMA (Tecnico Meccanico di Aeromobile), oppure con brevetto di Acquisitore Obiettivi del 185º Reggimento paracadutisti RAO o Ranger del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti non vedono, riconosciuta l’indennità supplementare, a differenza di altre unità degli stessi bacini. Questo divario non solo genera malcontento diffuso, ma solleva anche interrogativi sulla coerenza delle politiche di riconoscimento delle specializzazioni all’interno delle nostre Forze Armate e sull’impegno profuso dai militari in questi particolari ruoli soggetti a particolari stress, rischi e pericoli.
In risposta a queste disuguaglianze, il S.I.A.M.O. Esercito ha espresso la necessità di istituire un tavolo tecnico-politico urgente con il compito di esaminare approfonditamente la questione, coinvolgendo tutte le parti interessate, per valutare possibili interventi normativi o valutare l’inserimento di una risoluzione nelle prossime contrattazioni, con l’obiettivo di superare le criticità riscontrate, promuovendo un trattamento economico equo e giusto anche per i nostri volontari.
Pertanto, attesa la natura interforze della tematica, siamo stati informati che lo Stato Maggiore dell’Esercito abbia interessato lo Stato Maggiore della Difesa al fine di promuovere un intervento normativo nel senso auspicato.
Il SIAMO Esercito continuerà sempre a promuovere una maggiore equità economica per tutti all’interno delle Forze Armate Italiane, per creare un ambiente di lavoro motivante e gratificante, in cui poter sentire adeguatamente riconosciuto il proprio impegno e le proprie competenze.
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