Roma, 08 Agosto 2023. In risposta a coloro che, invece di porsi a baluardo dei diritti del personale militare, siano essi iscritti o meno, ne approfittano invece per continuare a mettere in atto strategie intimidatorie e di fango mediatico, come si faceva nella peggior politica nazionale, pronti semplicemente a rinunciare supinamente ad uno o più diritti per i colleghi militari, vi informiamo che, già in data 06.06.2023 con lettera di protocollo M_D AB05933 REG2023 0332943 06-06-2023 lo Stato Maggiore Difesa pubblicava la nuova “Guida tecnica in materia di licenza, permessi e riposi in godimento al personale militare.”
La stessa all’interno di uno dei suoi allegati stabilisce che:
“Il congedo parentale spetta al militare richiedente anche qualora l’altro genitore non ne abbia diritto, compreso il caso in cui non svolga attività lavorativa. Tra un periodo e l’altro deve essere effettuata una ripresa effettiva del servizio. È cumulabile con la licenza ordinaria. La norma base (D.Lgs. 151/2001) assicura alla generalità dei lavoratori (militari compresi) il trattamento economico del 30%, nei primi 12 anni di vita del figlio, per un massimo complessivo tra entrambi i genitori di 9 mesi (in tale ultimo periodo sono compresi i 45 giorni a trattamento economico intero riservato al personale militare di cui alla licenza straordinaria fino ad un massimo di 45 giorni annui da fruire, però, nei primi 6 anni del figlio), nel rispetto dei seguenti limiti: 3 mesi al padre (non trasferibili alla madre), 3 mesi alla madre (non trasferibili al padre), ai quali si aggiungono 3 mesi, in alternativa, tra madre e padre.
Una delle mensilità fruite entro il sesto anno di vita del figlio, viene indennizzata all’80% (in luogo del 30%), limitatamente ad uno dei due genitori. Quando il congedo parentale eccede i 9 mesi complessivi (nei quali rientrano i 45 giorni di congedo parentale interamente retribuito), non viene corrisposto alcun assegno ad entrambi i genitori. Salvo casi di oggettiva impossibilità, il personale è tenuto a preavvisare il Comando/Ente di appartenenza almeno 5 giorni prima della data di inizio del beneficio”.
Tutto ciò premesso, questa O.S. in due occasioni, rispettivamente in data 23 gennaio 2023 e in data 1 luglio 2023 aveva già scritto agli Stati Maggiori interessati chiedendo un autorevole intervento, proprio per la natura stessa e per la stratificazione delle norme, ricevendo “in risposta”, la pubblicazione della circolare citata di cui si era data immediata divulgazione e rassicurazione al personale. Malgrado ciò, provvederemo nei prossimi giorni ad inoltrare un nuovo quesito sul tema che considereremo di impugnare, qualora si ritengano violati i diritti del personale militare e delle loro famiglie, come sempre fatto fino ad ora.
Inutile dire, che questa O.S. non ha mai divulgato false informazioni né in merito a questo argomento, tantomeno ad altri.
Il nostro è uno dei pochi sindacati ad aver oggi lavorato sempre nella totale trasparenza, effettuato le votazioni di TUTTI gli organi rappresentativi, ad aver pubblicato OGNI ANNO e in ogni occasione il bilancio, ad avere un DPO ed aver REGISTRATO tutto presso l’agenzia delle entrate, con chiarezza e alla luce del sole, nel pieno rispetto della legge. Un progetto solido, con radici forti e un focus forte alla tutela dei diritti del personale dell’Esercito. In soli cinque mesi ci siamo affermati come l’unico sindacato dell’Esercito Italiano ad aver raggiunto la quota di rappresentatività e siamo oggi già pronti a rappresentarti ai tavoli concertativi, garantendoti preparazione, professionalità e la completa difesa dei tuoi diritti, anche grazie ad una polizza legale dedicata.
Continueremo a svolgere il nostro lavoro con spirito critico e con l’onestà intellettuale che ci contraddistingue, sempre in apporto dei nostri colleghi!
SIAMO Esercito: la tua scelta, la nostra forza!
SIAMO Sempre al tuo fianco!
IL VICE PRESIDENTE NAZIONALE
Noemi DELL’ORO
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