Roma, 03 luglio 2023. Questa O.S. nell’ottica di rappresentatività di tutte le categorie militari e, nello specifico, a tutela anche del personale “dirigente”, riscontra, con rammarico, come ad oggi non hanno ancora visto compiutamente la luce le previsioni normative dettate dall’art. 16 della legge n. 46/2022 che conferisce al governo la delega ad adottare uno o più decreti legislativi per il coordinamento normativo delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 195 del 1995, all’articolo 46 del D.Lgs. n. 95 del 2017 e al Codice dell’Ordinamento Militare, tutti provvedimenti che impattano sulla sfera giuridica ed economica del personale militare.
Al momento il Governo ha deliberato un unico decreto legislativo, seppur molto importante, il n. 206 del 25 novembre 2022, che attua una parte della delega che il parlamento gli ha conferito e che, nei tre articoli di cui è composto, dispone:
Finora appaiono tutte buone notizie, in realtà al momento pochi sono i fatti concreti! I tavoli di negoziazione non sono ancora partiti e, a distanza di oltre un anno dalla pubblicazione del provvedimento di concertazione per il personale non dirigente relativo al triennio 2019-2021, manca un provvedimento ad hoc che ne estenda i contenuti giuridici ai dirigente.
Questo aspetto sta creando obiettivamente una situazione di illogica disparità. Oggi, solo per fare alcuni esempi, troviamo Tenenti che in caso di trasferimento prendono una indennità giornaliera più alta di un Colonnello o Capitani beneficiari di indennità di impego operativo fondamentale maggiorata o percettori di indennità supplementari neo costituite, che all’atto della promozione a Maggiore, non solo perderanno il diritto a percepirle ma, oltre al danno la beffa, dovranno anche restituirle, qualora la decorrenza economica sia retroattiva.
Per tutto quanto sopra rappresentato questa O.S. sollecita tutte le autorità politiche e militari preposte a promuovere nel più breve tempo possibile ogni consentita iniziativa finalizzata, sia al concreto avvio dei tavoli negoziali, anche alla luce del nuovo quadro sistematico tratteggiato dal legislatore, facendosi parte attiva per ottenere stanziamenti adeguati per finanziare un rinnovo del contratto scaduto ormai da tempo, sia alla definizione di questi aspetti così paradossali inerenti il trattamento economico del personale dirigente che sviliscono la professionalità e il ruolo delle categorie interessate.
Non ultimo, vogliamo fare un sincero appello a tutto il personale militare, dirigente e non. Come chiaramente esposto nel presente comunicato la capacità di contrattazione e quindi le possibilità di ottenere, non solo un miglioramento economico ma anche istituti giuridici più consoni e attagliati alla condizione militare, saranno strettamente legati alla rappresentatività dell’associazione sindacale stessa, anche all’interno di ciascuna categoria di appartenenza. Con questa consapevolezza vi chiediamo di riflettere e concederci fiducia, aderendo al progetto del S.I.A.M.O. Esercito, per essere rappresentati in maniera professionale e competente, consentendoci di scrivere insieme il nostro futuro. Noi ci SIAMO.
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