Roma 09.09.2021 – Apprendiamo dalla stampa nazionale che si è consumato ieri sera l’ennesimo attacco contro il personale in uniforme. Da quanto riportato da un articolo de “il Giornale.it”, un pakistano sorpreso ad urinare sul tendone dell’Esercito Italiano installato all’esterno della stazione centrale di Milano, ha poi aggredito il personale impiegato nell’operazione Strade Sicure, facendoli finire al pronto soccorso.
I due colleghi feriti, sono stati trasportati per una serie di controlli al Fatebenefratelli di Milano: il primo ha riportato un trauma cranico minore, mentre il collega delle policontusioni craniche.
L’uomo è stato arrestato al termine della colluttazione dopo l’intervento di altri due colleghi e dei carabinieri di Milano giunti sul posto dopo la segnalazione.
Ringraziamo Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega, che per prima ha espresso solidarietà e vicinanza nei confronti degli uomini dell’Esercito.
Speriamo che questo ennesimo evento, porti la politica a una riflessione e al dibattito per fornire anche le Forze Armate, impiegate da oltre 12 anni nell’operazione Strade Sicure, alla stregua del personale delle Forze di Polizia, di adeguati dispositivi non letali e di body-cam.
E’ inoltre necessario rivedere le regole di ingaggio delle nostre Forze Armate sul territorio, per permettere una maggior sicurezza dei nostri operatori anche attraverso un provvedimento normativo che chiarisca in maniera inequivocabile il riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale, limitatamente nell’esercizio delle proprie funzioni di sicurezza e di contrasto alla criminalità.
E’ assurdo che le donne e agli uomini dell’Esercito Italiano, impegnati nelle attività di contrasto alla criminalità e al terrorismo, venga chiesto di continuare il compito di garantire la sicurezza della nostra nazione in soccorso alle forze di polizia, senza però dotarli di strumenti di difesa e legislativi che ne garantiscano la sicurezza, mettendo a rischio sempre più spesso la propria incolumità a favore della sicurezza e della difesa dei concittadini.
A questo punto, noi del S.I.A.M.O. ESERCITO riteniamo non più procrastinabile un intervento deciso e risolutivo della politica per salvaguardare il personale impegnato in questa complessa operazione.
Ai Colleghi rivolgiamo la nostra più sentita riconoscenza per l’encomiabile professionalità, abnegazione e lo spirito di sacrificio che quotidianamente garantiscono per il mantenimento della sicurezza e dell’ordine pubblico, in un momento storico difficile per la nostra nazione e che si spera presto di superare.
IL DIRETTIVO NAZIONE
S.I.A.M.O. Esercito
Iscriviti subito a SIAMO Esercito!
Riproduzione riservata