Il Sindacato Italiano Autonomo Militare Organizzato Esercito (S.I.A.M.O. Esercito) dai primi giorni dall’inizio della propria attività ha posto tra gli argomenti di primaria importanza, il precariato che i Volontari in Ferma Prefissata quadriennale si trovano ad affrontare, indirizzando opportune missive alle S.A. chiedendo concreti interventi oltre che rassicurazioni, per il personale interessato dalla procedura per l’immissione nel ruolo dei Volontari in Servizio Permanente, così come fatto peraltro anche in occasione dell’incontro avvenuto il giorno 8 settembre 2020 tra il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore FARINA, il Capo del I Reparto dello stesso Stato Maggiore e una rappresentanza di questo sodalizio.
In particolare la posizione dei VFP4 arruolati con la 1a e la 2a immissione dell’anno 2013, Volontari che hanno ormai raggiunto mediamente un’età anagrafica di circa 30 anni e un anzianità di servizio che va ben oltre i 10 anni considerando anche il periodo svolto in qualità di VFP1, sta rappresentando forse un evento storico in negativo per la Forza Armata. Si tratta di giovani ragazze e ragazzi che arruolati a 18/19 anni con precise ambizioni per il proprio futuro, si trovano oggi ad essere donne e uomini, madri e padri di famiglia ancora nel limbo del precariato con tutti i rischi giuridici e amministrativi, nonché le penalizzazioni vere e proprie che ne conseguono in termini di impiego e progressione di carriera.
Le S.A. hanno finora rassicurato questi Volontari con l’ormai famosissima e ricorrente frase tra questi ragazzi e cioè che tutti i “meritevoli” sarebbero stati immessi in servizio permanente. Bene, questo sodalizio ritiene che questi Militari giunti fino ad oggi con le stellette cucite sul bavero siano tutti meritevoli, lo dimostra il fatto che per ben 2 volte abbiano già ottenuto la rafferma biennale (procedura per la quale è prevista l’attribuzione di un punteggio in base al servizio prestato) oltre alla prima contratta di 4 anni.
Il S.I.A.M.O. Esercito ritiene che adesso sia giunta l’ora che le Istituzioni mantengano la promessa fatta negli anni addietro. In data 16 settembre 2020 la Direzione Generale per il Personale Militare ha pubblicato apposita circolare per l’immissione nel ruolo dei VSP dei VFP4 in rafferma ma, ancora prima che iniziasse la procedura, questa ha subito un rinvio dei termini di presentazione delle istanze da parte dei militari interessati, rinvio che non ha fatto altro che allungare la “sofferenza” del personale. Ormai a pochi giorni dalla programmata apertura della procedura di presentazione delle domande per l’immissione nell’agognato ruolo dei VSP, fissata per il giorno 27 gennaio p.v. si percepisce forte e crescente la sfiducia tra questi Volontari, e molti manifestano la preoccupazione per un ulteriore rinvio.
Questo Sindacato, auspicando che non si verifichino ulteriori ritardi nell’apertura della procedura concorsuale, ritiene opportuno sensibilizzare e sollecitare le S.A. affinché le stesse garantiscano la trattazione in via prioritaria delle istanze prodotte nella data prefissata, dai VFP4 arruolati come tali nell’anno 2013 in primis, scongiurando così il ricorso ad una “rafferma concorsuale” che porterebbe ben oltre il termine naturale della ferma contratta questi “precari di Stato” e permettendogli di realizzare un sogno rincorso per troppi anni.
Roma, 17.01.2021
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