Oggi il nostro pensiero va a voi… Voi che siete i nostri Fratelli e Sorelle in Armi che, in questi giorni difficili, in piena emergenza sanitaria, senza mai arretrare di un passo, vi siete impegnati per combattere questo virus, affinché si possa tornare presto alla normalità!
Vi scriviamo con profondo rispetto e, seppur non ci sia la possibilità di contattarvi personalmente, speriamo che le nostre parole arrivino ad ognuno voi. Non vogliamo utilizzare le classiche parole formali, istituzionali, quelle frasi fatte che tutti siamo abituati ad ascoltare; vogliamo che il nostro messaggio sia chiaro, semplice e familiare, perché se è vero che la nostra forza armata è una famiglia, vogliamo parlare a voi come se lo facessimo con un amico, un fratello o una sorella, una madre o un padre che si preoccupano per i loro figli.
Mentre scriviamo pensando a voi, le immagini che scorrono davanti ai nostri occhi, raccontano migliaia di storie, in cui ogni singola Vita meriterebbe di essere narrata da uno scrittore.
Vicende di ragazzi e ragazze che hanno promesso ai loro amori che sarebbero ritornati a casa con un lavoro stabile, in modo di poter garantire la nascita di una famiglia; storie di giovani pronti a dare il proprio contributo ai genitori privi di un reddito; storie di una generazione in cerca di un riscatto, in una società nella quale si fa sempre più fatica a trovare un impiego professionale; testimonianze di ragazzi e ragazze che sognano di indossare per sempre quella seconda pelle, ricca di emozioni, che solo un Uniforme come quella dell’Esercito Italiano, può trasmettere.
E invece non va sempre così! Dopo anni di sacrifici e di rinunce, quando appoggi la testa sul cuscino, inevitabilmente arrivano i dubbi come un fiume in piena. Domande a cui non sai dare una risposta:
“Cosa accadrà al termine dei quattro anni di ferma? Passerò in servizio permanente? Dovrò affrontare un concorso straordinario? Ci saranno abbastanza posti disponibili?”
Il S.I.A.M.O. Esercito, un organo sindacale composto da ufficiali, sottufficiali e graduati, ha voluto dare voce a tutti Voi, in particolare a chi non trova risposte alle proprie domande. Quelle domande che non ti lasciano dormire la notte. Abbiamo quindi deciso di scrivere un documento articolato indirizzandolo al Ministro della Difesa, al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e al Presidente della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, affinché possiate ricevere finalmente risposte, rassicurazioni ed il meritato futuro, che fino ad oggi avete solo potuto immaginare e sperare di rendere reale.
Nel documento presentato, abbiamo parlato dei vostri problemi, di quelle preoccupazioni che da anni tormentano i Volontari, di quelle ingiustizie che avete sempre cercato di affrontare e con cui vi siete scontrati senza poter avere la giusta soluzione a riguardo: il pagamento delle ore di straordinario, la forfettaria, il riscatto degli anni, il recupero 3 a 1, l’indennità di disoccupazione, mettendo in risalto la grossissima problematica che comporta il passaggio in servizio permanente dopo anni di attesa. Abbiamo chiesto un tempestivo intervento che stabilizzi l’attuale situazione del personale della 1° e 2° immissione 2013 e sottolineato quanto sia importante creare una nuova formula di arruolamento, affinché quello che è accaduto ai nostri colleghi non possa ripresentarsi nel prossimo futuro.
Speriamo che questa azione possa donarvi le concretezze che meritate. Noi possiamo promettervi che faremo tutto quanto è in nostro potere per sostenervi in questa lotta: perché combattere al vostro fianco, non è un obbligo, ma un Dovere verso il Vostro futuro, affinché possiate migliorare il nostro Paese e la stessa Forza Armata!
Roma, 29 aprile 2020
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